Le Regioni unite Contro gioco d’Azzardo Patologico

Al convegno tenuto a Milano, quasi 500 persone si sono ritrovate a discutere intorno al problema del gioco d’azzardo patologico. Presidenti di regione e sindaci di grandi città si sono presi un impegno formale. “Regione Lombardia ha fatto del contrasto al gioco d’azzardo patologico un punto fermo dell’azione di governo fin dall’inizio della legislatura in corso. La nostra legge, approvata all’unanimita’ dal Consiglio regionale nel 2013 e successivamente modificata, ha sicuramente avuto il merito di far parlare molto del problema e di permettere azioni concrete di contrasto alla ludopatia”. Lo ha detto l’assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo della Regione Lombardia e team leader della Giunta Maroni nella lotta alla ludopatia Viviana Beccalossi, all’apertura dei lavori della Prima giornata nazionale delle Regioni e degli Enti locali sul contrasto al gioco d’azzardo, in corso a Palazzo Lombardia.
Oltre 400 persone provenienti da tutta Italia erano presenti al convegno voluto dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e dall’assessore Beccalossi. Tra loro, il governatore della Liguria Giovanni Toti che, insieme al presidente lombardo, all’assessore ai Servizi sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin e al presidente della IV Commissione consiliare Politica sociale della Regione Basilicata Luigi Bradascio, firmera’ a fine mattina il ‘Manifesto delle Regioni per la lotta alla ludopatia‘. Presenti anche il sottosegretario all’Economia e Finanza Pier Paolo Baretta e i sindaci Giorgio Gori (Bergamo), Emilio Del Bono (Brescia), Massimo Bitonci (Padova) e Massimo Depaoli (Pavia). Il Manifesto ha ricevuto il consenso di altre Regioni come Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Campania, che potrebbero formalmente aderire nei prossimi giorni.
ALCUNI DATI
8.000 slot in meno, con un calo del 12 per cento sul totale degli apparecchi installati, 283 videolottery, cioe’ le macchinette che permettono di giocare anche 500 euro alla volta, in meno e 1.283 esercizi commerciali che nel 2013, prima dell’entrata in vigore della normativa regionale, disponevano di macchinette e che nel 2014 non le avevano piu'”. “Per quanto riguarda l’aspetto sanitario – ha proseguito l’assessore – nel
2014 le Asl lombarde hanno assistito 2.111 malati di gioco d’azzardo patologico, sono stati organizzati 540 corsi di formazione che hanno coinvolto oltre 12.000 esercenti e sono stati finanziati con tre milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia, 68 progetti contro la ludopatia, che hanno coinvolto 1.542 soggetti, tra cui oltre 700 Comuni, 258 associazioni del terzo settore, 319 tra scuole, parrocchie e centri anziani, 45 associazioni professionali e 15 associazioni per la tutela del consumatore”. (Lnews)
Fonte e articolo completo: Regioni.it