GAP: dalla pandemia all’epidemia sociale

L’effetto rischioso della pandemia è che questa possa lasciar spazio a quella che è a tutti gli effetti una epidemia sociale.
Appare infatti lecito il dubbio che, proprio in questo periodo e nei mesi successivi alla Fase 1, il gioco d’azzardo veda un incremento importante, a causa di quella che si presenta come una catastrofe economica e sociale. Infatti si è da sempre verificato, in Italia, un incremento nel gioco d’azzardo in periodi economicamente e socialmente non facili.
E sono proprio le fasce più fragili della popolazione ad essere maggiormente a rischio, in primis giovani e anziani.
Tantissime persone che con l’inganno sono attratte da promesse di vincita.
Non è infatti raro che, entrando in un qualsiasi esercizio in cui sia autorizzato il gioco, ci si imbatta nell’esposizione di manifesti che declamino le vincite conseguite in quell’esercizio. Un’esplicita istigazione al gioco che si serve della debolezza e della dipendenza, senza calcolare i danni psicologici e sociali causati dall’abuso del gioco.
Tutto questo rende ancora più significativo l’impegno di tutti gli esercizi commerciali che hanno deciso di esporre nei loro negozi il logo No Slot.